EMERGENZA CORONAVIRUS: Servono medici, ricordiamocene quando finirà l’emergenza
Covid-19 sta mettendo a dura prova la tenuta del sistema sanitario italiano. Il mondo intero deve oggi ai professionisti della salute estrema gratitudine per il sacrificio che stanno facendo.
L’impegno del personale sanitario per fronteggiare il coronavirus è straordinario, ma non basta più ed emerge la necessità di medici e infermieri per sostenere lo sforzo dei colleghi che già operano in prima linea all’interno degli ospedali.
Oggi le istituzioni “scoprono” ciò che è noto ai cittadini da anni, ovvero che servono medici e cliniche private in supporto alla Sanità Pubblica. I medici servono subito e anche i neolaureati in questo momento possono tornare utili in reparto e quindi sarà permesso loro di essere considerati a tutti gli effetti “medici” senza attendere l’abilitazione.
Le Aziende pubbliche hanno indetto “chiamate straordinarie’’ per destinare medici alle attività delle Unità speciali di Continuità Assistenziale. Più di 8000 medici hanno risposto alla richiesta della Protezione Civile per l’istituzione di una Task Force medica in supporto dei sanitari che operano nelle zone più colpite dalla pandemia.
Il provvedimento emanato per reperire risorse umane deve essere un’occasione per il riconoscimento di una nuova e più efficiente organizzazione della Sanità territoriale e di diritti. Esso deve mostrare i presupposti per un nuovo paradigma in base al quale investire (e non tagliare) sulla sanità pubblica.
Allora ci si aspetta che gli amministratori e i legislatori del futuro possano trarre insegnamento restituendo dignità e i giusti riconoscimenti alla categoria delle professioni sanitarie, ottimizzando le risorse sanitarie (sia pubbliche che private) sul territorio.