Giornata Mondiale del Libro: aderisce anche il Ministero dell’Istruzione

Anche il Ministero dell’Istruzione ha celebrato la Giornata Mondiale del Libro.

Il 23 aprile è stata la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore. Il sito del MI ha ospitato la maratona letteraria organizzata dalla Fondazione De Sanctis, per la prima volta in diretta streaming, durante la quale è intervenuta anche la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.

Il Ministero dell’Istruzione ha aderito quest’anno alla Giornata Mondiale del Libro anche con l’iniziativa ‘Scrittore chiama scrittore’. Un’occasione per sensibilizzare studentesse e studenti alla lettura attraverso un racconto social interattivo nel quale artisti, scrittrici e scrittori hanno condiviso i loro autori preferiti con gli studenti e invitato loro a fare lo stesso. Secondo la Ministra Azzolina, la Giornata Mondiale del Libro rappresenta l’occasione per ribadire l’importanza della lettura, una compagnia importante in queste giornate così particolari.

La maratona letteraria della Fondazione De Sanctis ha proposto interventi di commento critico, letture e analisi di alcuni dei passi più belli della letteratura di tutti i tempi da parte di oltre 100 grandi protagonisti della cultura.

 

Emergenza coronavirus, Test medicina 2020: più posti e più date?

Manca ancora il decreto e forse c’è ancora tanto da aspettare, ma diverse sono le ipotesi per quanto riguarda il test medicina 2020 nazionale.

Mentre la ministra Azzolina intende salvare l’esame di Stato 2020 con un orale in presenza, il ministro Manfredi valuta diverse ipotesi per garantire lo svolgimento del test medicina 2020, prova che ogni anno vede impegnati contemporaneamente in tutta Italia circa 70mila aspiranti matricole.

Lo scorso anno i posti disponibili erano 11.568 mentre gli iscritti alla prova erano 68.694. Questi numeri indicano l’altissima domanda che ogni anno si registra per le Facoltà di Medicina e Chirurgia in Italia.

13.500 posti disponibili, quest’anno, per i futuri aspiranti medici. La prova d’ammissione è stata fissata per il 1settembre, con la speranza che per allora l’emergenza coronavirus sia solo un brutto e lontano ricordo. Intanto, si lavora alle diverse opzioni ma non si deciderà prima di giugno.

L’ipotesi di un test medicina 2020 online è quasi completamente da scartare. Si tratta di una modalità che può funzionare per le altre a numero chiuso ma non per i test nazionali. L’idea più probabile, secondo il ministro Manfredi, è quella di raddoppiare le sedi in cui si svolgerà il test d’ingresso.

Inoltre, si può pensare anche a un test di medicina suddiviso in più giorni, in modo da evitare assembramenti. Le domande, ovviamente, sarebbero diverse da giorno a giorno.

Coronavirus, Azzolina: “Istituito Comitato di esperti.”

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha istituito, presso il Ministero, un Comitato di esperti con il compito di presentare idee e proposte per la scuola con riferimento all’emergenza sanitaria attualmente esistente, ma anche per migliorare il sistema di Istruzione nazionale.

Il Comitato nasce, anche, per fornire, rapidamente, risposte a tutti i dubbi e domande che giungono soprattutto dalle famiglie.

Il Comitato è composto da 18 esperti, che vengono dal mondo della scuola, del digitale, della ricerca, della sanità, dagli atenei.

  • Prof. Bianchi Patrizio, coordinatore, professore ordinario di Economia e Politica industriale presso l’Università di Ferrara;
  • Dott.ssa Carimali Lorella, docente presso il Liceo Scientifico statale “Vittorio Veneto” di Milano;
  • Prof. Ceppi Giulio, ricercatore e docente incaricato presso il Politecnico di Milano;
  • Dott. Di Fatta Domenico, dirigente scolastico presso l’Istituto di istruzione superiore “Regina Margherita” di Palermo;
  • Dott.ssa Ferrario Amanda, dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore “Tosi” di Busto Arsizio (Varese);
  • Dott.ssa Fortunato Maristella, dirigente dell’Ambito Territoriale di Chieti e Pescara, Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo;
  • Prof.ssa Lucangeli Daniela, professore ordinario di Psicologia dell’Educazione e dello Sviluppo presso l’Università di Padova;
  • Prof. Melloni Alberto, professore ordinario di Storia del Cristianesimo presso l’Università di Modena-Reggio Emilia;
  • Dott.ssa Pozzi Cristina, Ceo & Co-founder Impactscool;
  • Dott. Quacivi Andrea, Amministratore delegato di Sogei;
  • Dott.ssa Riccardo Flavia, ricercatore presso l’Istituto Superiore di Sanità;
  • Prof. Ricciardi Mario, già professore associato di Diritto del Lavoro e delle Relazioni industriali presso l’Università di Bologna;
  • Prof.ssa Riva Mariagrazia, professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale, presso l’Università di Milano-Bicocca;
  • Prof. Salatin Arduino, presidente Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa – ISRE;
  • Prof. Sandulli Aldo, professore ordinario di Diritto Amministrativo presso la LUISS Guido Carli;
  • Dott.ssa Spinosi Mariella, dirigente tecnico del Ministero dell’Istruzione in quiescenza;
  • Dott. Versari Stefano, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna;
  • Prof. Villani Alberto, Presidente della Società Italiana di Pediatria.

Il Comitato potrà presentare proposte per quanto riguarda l’avvio del prossimo anno scolastico, tenendo conto dell’emergenza sanitaria in atto, dell’innovazione digitale, anche con lo scopo di rafforzare contenuti e modalità di utilizzo delle nuove metodologie di didattica a distanza; della formazione iniziale e il reclutamento del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado, con riferimento alla previsione di nuovi modelli di formazione e selezione.

Ministro Manfredi: a maggio test di ammissione a distanza, a settembre medicina regolare

L’Università italiana si prepara al nuovo anno accademico con test d’ingresso a distanza e aule virtuali. Lo ha annunciato il ministro dell’Università Gaetano Manfredi.

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, ha rassicurato gli studenti in merito alle prove di ammissione: per quanto riguarda quelli a numero programmato locale, organizzati dai singoli atenei, si stanno valutando diverse soluzioni. Una di queste è quella che prevede lo svolgimento dei test on line. Infatti, i test d’ingresso previsti per fine marzo/inizio aprile sono stati annullati, ma sono stati già riprogrammati per il 20 di maggio in 50 università e si svolgeranno secondo modalità a distanza volte a garantire la trasparenza. I candidati potranno partecipare usando un pc o un computer portatile attraverso cui svolgere i test, ma allo stesso tempo dovranno collocare alle loro spalle uno smartphone o un tablet con videocamera attiva, allo scopo di monitorare i candidati per evitare che abbiano libri aperti davanti a sé.

L’ammissione a medicina a settembre regolarmente

Per quanto riguarda i test a numero programmato nazionale, previsti per settembre, il Ministro sì augura che la situazione possa migliorare e che ci siano le condizioni per poterli svolgere in sede, con le dovute precauzioni. La prova, ovviamente, si svolgerà nel rispetto delle norme di distanza sociale necessarie a contrastare la diffusione del virus. Il ministro Manfredi si è però riservato la facoltà di modificare in corso d’opera le modalità di svolgimento del test di ammissione a Medicina, nel caso in cui le condizioni sanitarie lo dovessero richiedere. Il ministro ha anche confermato che il numero di posti disponibili nelle facoltà di medicina sono 13.500 in più rispetto all’anno precedente.

Inoltre, Manfredi ha aggiunto che si sta mettendo a punto un programma dettagliato per consentire una ripartenza progressiva che coniughi la sicurezza della comunità accademica con un pieno sviluppo delle attività di didattica e ricerca.

Coronavirus, Azzolina: si allontana l’ipotesi di riaprire a maggio

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, fa capire che si allontana sempre di più la possibilità di riaprire a maggio. Il governo prenderà a giorni una decisione.

Il Paese conta oltre 500 morti al giorno per il Coronavirus, riaprire le scuole porterebbe solo a vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi. Dunque, secondo la ministra dell’Istruzione Azzolina, è necessario fare ancora qualche sacrificio per poter tornare a scuola come un tempo. La ministra sottolinea la necessità di sostenere studenti e docenti nella didattica a distanza e soprattutto aiutare le famiglie in questa fase così impegnativa.

Per le promozioni e pagelle, Azzolina assicura che ogni studente avrà il voto che merita. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate. E se a settembre sarà ancora necessaria la didattica a distanza, Azzolina assicura che si faranno trovare preparati. La didattica a distanza ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso.

Inoltre, Azzolina ha bocciato l’idea delle mascherine in classe, anche perché sarebbe difficile far rispettare la distanza di sicurezza ai bambini.

Test di medicina, la didattica online: il numero chiuso non ha senso

Con l’emergenza coronavirus, gli studi legali hanno a disposizione nuovi argomenti contro il numero chiuso: dalla sottovalutazione del fabbisogno al fatto che con la didattica online il numero programmato non ha senso

L’Italia ha bisogno più che mai di camici bianchi.
Quest’anno saranno 13.500 gli ammessi al test di medicina per le università pubbliche, che si svolgerà il 1° settembre 2020: si tratta di circa il 17% in più rispetto allo scorso anno. Finora i test previsti dagli atenei privati sono stati rimandati a data da destinarsi per l’emergenza coronavirus.
In genere almeno 60 mila persone partecipano alla prova. E ogni anno migliaia di aspiranti studenti di medicina provano a fare ricorso. In genere le motivazioni addotte riguardano la forma della prova, le imperfezioni nella somministrazione, l’incongruenza delle domande. Ma negli ultimi mesi stanno emergendo nuovi ’’argomenti’’: quello del calcolo errato del fabbisogno e della didattica online, che permette di accogliere un numero alto di studenti e delle borse di studio «avanzate» e non riassegnate.

Una delle motivazioni che ha spinto sempre il Ministero a tenere controllato il numero degli aspiranti medici è stata la capacità di accoglienza degli atenei. Ma quest’ostacolo sarebbe ora superato: dal momento che è ormai esplicitamente consentita una più efficace ed economica didattica a distanza, utile a sostituire, almeno per i primi quattro anni del corso di laurea la frequenza alle lezioni ed alle esercitazioni svolte in modalità frontale.
Le Università, infatti, sono autorizzate a predisporre corsi ed esami on-line, e non solo per il periodo dell’emergenza “Covid-19”.

Analogo discorso vale per le Specializzazioni mediche che necessitano di un aumento di borse per evitare di avere solo laureati in Medicina e non specialisti di cui si ha bisogno nelle corsie. Facendo una semplice somma, oggi ci sono i fondi per inserire subito altri mille giovani medici nelle scuole di specializzazione.

La particolarità è che il Consiglio di Stato sta aprendo in maniera simmetrica sia sull’accesso a Medicina sia sulle specializzazioni. Con la didattica online non c’è più il problema delle lezioni, dei laboratori e così via. E poi, per i medici già abilitati, ora che vogliono dare un servizio, visto che stanno ad anni successivi della specializzazione, possono subito entrare con i bandi speciali e far fronte all’emergenza. Quindi è un’apertura interessante, che lascia pensare sia ad un’apertura sia per l’accesso alla Medicina sia alle specializzazioni alla Medicina generale.

Coronavirus, Azzolina partecipa a riunione dei Ministri Istruzione Ue

La Ministra Lucia Azzolina ha preso parte alla riunione dei Ministri dell’Istruzione Ue sull’emergenza Covid-19, ricordando, nel suo intervento, la capacità di reazione della comunità scolastica italiana.

La Ministra ha sottolineato che il governo continua a lavorare per garantire il diritto all’istruzione di tutti gli studenti, ponendo particolare attenzione a quelli che hanno maggiore difficoltà di accesso alla didattica a distanza.

Secondo quanto emerso dalla riunione, la Commissione Europea ha anticipato la messa a disposizione di risorse a sostegno dei Paesi membri. Secondo la ministra Azzolina, è importante mobilitare fondi per la digitalizzazione del sistema di istruzione, la formazione dei docenti, il sostegno alle famiglie, affinché nessuno venga lasciato indietro.

Inoltre, i Ministri Ue si sono confrontati anche sulla chiusura dell’anno scolastico in corso. Ad oggi, 14 Paesi non hanno ancora preso decisioni in merito agli Esami finali, 4 li hanno cancellati del tutto o parzialmente, mentre l’Italia figura fra quelli che hanno prospettato uno scenario definito per le prove di fine anno.

Test ingresso università 2020, come prepararsi in quarantena

La quarantena ha cambiato lo stile di vita di tutti, obbligando a restare in casa giovani e adulti.
Tuttavia chi potrebbe beneficiare di questo lock-down sono i giovani studenti che si trovano intenti a preparare degli esami, soprattutto in vista dei test d’ ingresso per le università a numero chiuso.
Infatti, ridurre le distrazioni è già un grande aiuto quando si ha tanto da studiare, soprattutto se l’obiettivo è così importante: entrare alla facoltà dei propri sogni.

Come prepararsi ai test di ingresso stando in quarantena?

L’organizzazione quando si è in situazioni come questa è fondamentale.
Innanzitutto bisogna fare un check di tutte le informazioni che possono tornare utili, come: il programma del test, la data del test, i documenti necessari per affrontarlo, il bollettino da pagare e così via. Tutte queste informazioni vanno pianificate.

Poi, organizzare lo studio: dalle simulazioni online fino a libri specifici. Nel piano di studio è importante considerare le esercitazioni pratiche, importanti per imparare a gestire il tempo a disposizione e imparare ad affrontare le diverse tipologie di quiz. Inoltre, le simulazioni sono comunque molto utili per misurare il grado di preparazione.

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Coronavirus, Azzolina incontra assessori regionali competenti in materia di Istruzione

La Ministra Lucia Azzolina, ha incontrato, in videoconferenza, gli assessori regionali competenti in materia di Istruzione, riepilogando le azioni messe in campo dal Governo per la didattica a distanza.

Inoltre, ha ricapitolato i contenuti del decreto istruzione su Esami e valutazione approvatoin Consiglio dei Ministri.

All’incontro hanno preso parte anche i due Capi Dipartimento del Ministero dell’Istruzione, Giovanna Boda e Marco Bruschi.

La Ministra ha confermato che ci saranno ulteriori incontri con i rappresentanti delle Regioni.

Ministra Azzolina firma decreto: stanziati 85 milioni per la didattica a distanza

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato il decreto ministeriale che permetterà di distribuire alle scuole, in attuazione del decreto legge del governo “Cura Italia”, 85 milioni per il potenziamento della didattica a distanza. Si tratta di risorse importanti per la scuola con cui si risponde all’emergenza, ma attraverso cui sì gettano anche le basi per il futuro.

Nello specifico:

-10 milioni potranno essere utilizzati dalle scuole per facilitare l’utilizzo di piattaforme e-learning e per dotarsi di strumenti digitali o potenziare quelli già in possesso al fine di permettere l’apprendimento a distanza, garantendo l’accessibilità per le ragazze e i ragazzi con disabilità.

-70 milioni saranno utilizzabili per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti con famiglie bisognose, in comodato d’uso gratuito, dispositivi digitali per la fruizione della didattica a distanza.

-5 milioni serviranno a formare il personale scolastico.

Il provvedimento firmato stabilisce anche le modalità per ripartire fra le scuole i 1.000 assistenti tecnici informatici previsti dal decreto ‘Cura Italia’ che potranno dare supporto ai docenti per la didattica a distanza. Saranno assegnati alle istituzioni scolastiche del primo ciclo, dove oggi queste figure non esistono.

La Ministra ha poi firmato il provvedimento, anche questo previsto dal decreto legge ‘Cura Italia’, che assegna alle scuole 43,5 milioni per pulizie straordinarie e acquisto di gel e prodotti igienizzanti.

Il Ministero invierà una circolare operativa alle scuole per l’attuazione del decreto ‘Cura Italia’.