MANFREDI: il test di ingresso non si può fare online, siamo al lavoro per trovare soluzioni

L’emergenza sanitaria ha modificato tutti i piani fissati per questo 2020.

Le scuole e le università sono chiuse da marzo e non accennano a riaprire, se non in casi straordinari. La didattica è svolta rigorosamente a distanza tramite videolezioni e seminari da seguire online.

E se l’esame di Maturità sta avendo in queste settimane le ultime conferme sulla modalità in cui dovrà essere svolto, dal Ministero dell’Università invece iniziano ad arrivare le prime indicazioni sui Test d’Ingresso di medicina e sugli altri test ad accesso programmato nazionale.

Solitamente questi test sono svolti nella facoltà alla quale lo studente fa richiesta di ingresso come prima scelta. Tuttavia a causa dell’emergenza Covid-19 sarà molto difficile che gli studenti che hanno fatto richiesta di ammissione in università che non si trova nella ragione di residenza possano spostarsi liberamente.

Il Ministro dell’Università Gaetano Manfredi ha annunciato l’arrivo di un nuovo decreto con tutte le misure per garantire gli esami di ammissione alle facoltà con numero programmato con un test in aula. Il Ministero dell’Università monitora costantemente la situazione epidemiologica e, se ci dovessero essere chiusure legate al virus, si dichiara pronto a prove su più giorni.

L’obiettivo è quella di moltiplicare le sedi per il test, in modo da evitare il più possibile assembramenti.

Test d’ingresso 2020: cambia il calendario delle prove

Il MIUR pubblica l’avviso di sostituzione delle date di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea e laurea magistrale ad accesso programmato nazionale per l’anno accademico 2020/2021.

La pandemia da Covid-19 impatta anche sul mondo universitario: il Ministero dell’Università, presieduto da Gaetano Manfredi, ha varato un nuovo calendario per i test di ammissione

L’esame per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia è previsto per il 3 settembre.

Non è ancora stato reso noto il numero dei posti disponibili quest’anno, anche se, come anticipato dal ministro Gaetano Manfredi, a Medicina potrebbero entrare 13.500 studenti, più dei quasi 12mila dell’anno scorso. La modifica della tabella di marcia è resa necessaria dall’emergenza coronavirus, al fine di contenere l’epidemia e per consentire agli Atenei di predisporre misure organizzative per permettere il corretto svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato.

Il nuovo calendario delle date sostituisce integralmente il precedente:

-Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria martedì 1 settembre 2020 (inizialmente era previsto per il 2 settembre);

-Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana giovedì 3 settembre 2020;

-Corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico per la formazione di Architetto entro venerdì 25 settembre 2020, ma la data precisa è definita da ciascun Ateneo nel proprio bando (inizialmente prevista per il 3 settembre 2020);

-Corso di laurea in professioni sanitarie (triennale) martedì 8 settembre 2020 (era prevista per il 9);

-Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese giovedì 10 settembre 2020 (questa data è stata confermata);

-Corsi di laurea magistrale a ciclo unico in scienze della formazione primaria mercoledì 16 settembre 2020 (esame previsto per l’11 settembre);

-Corso di laurea magistrale in professioni sanitarie venerdì 30 ottobre 2020 (resta confermata la data fissata).

Maturità 2020, prime anticipazioni

L’ordinanza ministeriale sulla maturità 2020 è ancora una bozza, sottoposta al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione.

Stando alle prime anticipazioni, l’orale di maturità 2020 dovrebbe essere suddiviso in cinque momenti:

-elaborato finale preparato da ogni studente. L’argomento dovrà riguardare una o più materie caratterizzanti il proprio corso di studi e verrà assegnato dal docente della disciplina scelta. Questo farà da apripista al colloquio.

-Analisi di un testo di letteratura italiana, oggetto di studio nel programma del quinto anno. Si farà riferimento a uno dei testi già citati nel documento del 30 maggio.

-Un materiale assegnato dalla commissione, sempre coerente con quelli segnalati nel documento del 30 maggio;

-L’esposizione dell’esperienza PCTO, ex alternanza scuola lavoro;

-Accertamento competenze di Cittadinanza e Costituzione.

L’esame orale durerà un’ora circa e potrà essere valutato massimo 40 punti. Il punteggio dell’orale si sommerà ai crediti del triennio, che quest’anno valgono massimo 60 punti, così suddivisi:

Da 11 a 18 punti per la classe terza;

da 12 a 20 per la classe quarta;

da 8 a 22 per la quinta.

Ovviamente, tutte le informazioni presenti nell’ordinanza sul nuovo esame di Stato potrebbero ancora cambiare.

Maturità 2020, esami dei candidati esterni

In attesa della pubblicazione dell’Ordinanza ministeriale sull’esame di Stato 2020, con la quale vengono stabilite le modalità di svolgimento, è stata anticipata la bozza dell’OM che sarà pubblicata soltanto dopo il parere del CSPI.

Ammissione candidati esterni

Sulla base di quanto stabilito nella bozza dell’ordinanza, per i candidati esterni gli esami saranno svolti in presenza nella sessione straordinaria a partire dal 10 luglio 2020

Esami preliminari

L’ammissione dei candidati esterni che non sono in possesso di promozione all’ultima classe è subordinata al superamento di un esame preliminare che valuterà la loro preparazione sulle materie previste dal piano di studi dell’anno non superato, nonché su quelle previste dal piano di studi dell’ultimo anno.

L’esame preliminare sarà sostenuto anche dai candidati in possesso di idoneità o di promozione all’ultimo anno che non hanno frequentato il predetto anno.

Il superamento dell’esame preliminare, anche in caso di mancato superamento dell’esame di Stato, vale come idoneità all’ultima classe.

Organizzazione dell’esame per i candidati esterni

L’esame preliminare si svolgerà in presenza del consiglio della classe dell’istituto, statale o paritario, collegata alla commissione alla quale il candidato è stato assegnato. L’organizzazione, tipologie di prove e modalità di svolgimento dell’esame di Stato per i candidati esterni sono le stesse dei candidati interni.

Quali requisiti per l’ammissione dei candidati esterni?

Sono ammessi a sostenere l’esame di Stato in qualità di candidati esterni, alle condizioni previste nell’art.14 comma 1 del Decreto Legislativo n.62/2017, coloro che:

  1. a) compiono il diciannovesimo anno di età entro l’anno solare in cui si svolge l’esame e dimostrino di aver adempiuto all’obbligo di istruzione
  2. b) sono in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado da un numero di anni almeno pari a quello della durata del corso prescelto, indipendentemente dall’età
  3. c) sono in possesso di titolo conseguito al termine di un corso di studio di istruzione secondaria di secondo grado di durata almeno quadriennale del previgente ordinamento o sono in possesso del diploma professionale di tecnico di cui all’articolo 15 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226
  4. d) hanno cessato la frequenza dell’ultimo anno di corso prima del 15 marzo 2020

Condizioni in cui non è prevista l’ammissione all’esame per i candidati esterni

Non è prevista l’ammissione dei candidati esterni all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione nei seguenti casi:

1) nell’ambito dei corsi quadriennali

2) nei percorsi di secondo livello per adulti

3) negli indirizzi non ancora regolamentati, indicati nell’art.3 comma 2 del DPR n.89/2010 (percorsi delle sezioni bilingue, delle sezioni ad opzione internazionale, di liceo classico europeo, di liceo linguistico europeo e ad indirizzo sportivo)

4) nelle sezioni funzionanti presso istituti statali e paritari in cui sono attuati i percorsi di cui ai Decreti EsaBac ed EsaBac techno

Non è consentito ripetere l’esame di Stato già sostenuto per la stessa tipologia o indirizzo, articolazione, opzione.

Sedi d’esame per i candidati esterni

Le sedi d’esame per i candidati esterni sono gli istituti statali e gli istituti paritari ai quali gli stessi sono assegnati. Il procedimento di assegnazione prevede: i candidati esterni devono presentare domanda di ammissione agli esami di Stato all’Ufficio scolastico regionale territorialmente competente, il quale provvede ad assegnare i candidati medesimi, distribuendoli in modo uniforme sul territorio, agli istituti scolastici statali o paritari aventi sede nel comune di residenza del candidato stesso ovvero, in caso di assenza nel comune dell’indirizzo di studio indicato nella domanda, nella provincia e, nel caso di assenza anche in questa del medesimo indirizzo, nella regione.

Credito scolastico per i candidati esterni

Il credito scolastico per la classe 5 dei candidati esterni è attribuito dal consiglio di classe dopo aver sostenuto l’esame preliminare.

I crediti attribuiti alle classi terza e quarta devono tener conto dell’Ordinanza ministeriale:

a) per i candidati esterni che sono stati ammessi o dichiarati idonei all’ultima classe a seguito di esami di maturità o di Stato, il credito scolastico è attribuito dal consiglio di classe davanti al quale sostengono l’esame preliminare:
I) sulla base dei risultati delle prove preliminari per la classe quinta
II) nella misura di 12 punti per la classe quarta, qualora il candidato non sia in possesso di promozione o idoneità alla classe quarta
III) nella misura di 11 punti per la classe terza, qualora il candidato non sia in possesso di promozione o idoneità alla classe terza

b) per i candidati esterni in possesso di promozione o idoneità alla classe quinta del corso di studi, il credito scolastico relativo alle classi terza e quarta è il credito già maturato nei precedenti anni, opportunamente convertito.

Libri Salvati, anche il Ministero dell’Istruzione aderisce all’iniziativa

Anche il Ministero dell’Istruzione aderisce all’iniziativa dal titolo ‘‘Libri Salvati.’’

La Biblioteca “Luigi de Gregori” del Ministero dell’Istruzione aderisce alla seconda edizione nazionale di Libri Salvati lanciata dall’Associazione Italiana Biblioteche (A.I.B), con un video che raccoglie le testimonianze di studenti, professori, bibliotecari.

Una lettura online dei testi di autori i cui libri vennero bruciati nei diversi roghi che furono appiccati in Germania nel 1933 a partire dai primi giorni del mese di maggio. Il rogo più imponente, alla presenza del Ministro della Propaganda, Joseph Goebbels, fu organizzato a Berlino, nel quartiere Mitte, Il 10 maggio 1933.

A prestare la propria voce e la propria immagine per la lettura studenti, professori, bibliotecari e rappresentanti delle Istituzioni.
Tra questi il prof. Umberto Gentiloni, Ordinario presso l’Università di Roma Sapienza, Antonio Lampis, direttore generale della Direzione dei Musei del Mibact, Nando Tagliacozzo e Lea Polgar, tra gli ultimi testimoni viventi del periodo delle leggi antiebraiche in Italia, Sandro Bulgarelli, già direttore della Biblioteca del Senato, i registi Gianfranco Pannone e Massimo Martella e l’attore Massimo Wertmuller.

 

Test di ammissione all’università online: non si potrà copiare