LA STORIA DELLA SCUOLA, AZZOLINA ISTITUISCE IL COMITATO TECNICO

La ministra Azzolina istituisce il Comitato tecnico scientifico sulla storia della scuola.

Promuovere la storia della Scuola e delle istituzioni educative italiane, ricostruendo il lungo viaggio dell’evoluzione scolastica del nostro Paese dal 1861 a oggi.
Questo lo scopo del Comitato tecnico scientifico istituito dalla Ministra Lucia Azzolina.

Il Comitato, composto da esperti di comprovato livello scientifico che, utilizzando numerosi testi documentali presenti nelle biblioteche del Ministero dell’Istruzione, avrà il compito di promuovere la storia della Scuola e delle istituzioni educative italiane.

Il lavoro del comitato sarà messo a disposizione di scuole e studiosi e potrà essere utilizzato anche nell’ambito dell’Educazione civica.

Il Comitato è presieduto dal Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero dell’Istruzione, Marco Bruschi.

Sono nominati componenti del Comitato:
Anna Ascenzi, Università di Macerata;
Annemarie Augschöll, Università di Bolzano;
Gianfranco Bandin, Università di Firenze;
Alberto Barausse, Università del Molise;
Carmela Covato, Università RomaTre;
Michela D’Alessio, Università della Basilicata;
Mirella D’Ascenzo, Università di Bologna;
Fulvio De Giorgi, Università di Modena e Reggio Emilia;
Angelo Gaudio, Università di Udine;
Carla Ghizzoni, Università Cattolica Sacro Cuore Milano;
Maria Cristina Morandini, Università di Torino;
Simonetta Polenghi, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano;
Fabio Pruneri, Università di Sassari;
Roberto Sani, Università di Macerata;
Adolfo Scotto di Luzio, Università di Bergamo;
Brunella Serpe, Università della Calabria;
Caterina Sindoni, Università di Messina;
Giuseppe Zago, Università di Padova;
Stefano Vitali, Archivio Centrale dello Stato;
Andrea De Pasquale, Biblioteca Nazionale Centrale di Roma;
Pamela Giorgi, Biblioteca Pedagogica INDIRE;
Vincenzo Lifranchi, Segreteria Tecnica del Ministro dell’Istruzione;
Raffaele Ciambrone, Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico del Ministero dell’Istruzione.

PROFESSIONI SANITARIE, QUALI SONO E QUALE CORSO DI LAUREA SCEGLIERE?

Professioni sanitarie, come scegliere il corso di laurea adatto alle proprie esigenze?

Quando ci si ritrova a scegliere la facoltà universitaria, uno degli aspetti da valutare è rappresentato dalle possibilità lavorative offerte dai diversi corsi di laurea.

Se ad esempio si è orientati verso le professioni sanitarie, è fondamentale conoscere quali sono le professioni sanitarie più richieste.

I corsi che rientrano nelle classi delle Professioni Sanitarie sono in totale 22.

Tra i più frequentati sicuramente fisioterapia, infermieristica, ostetricia e logopedia.

Con riferimento all’anno accademico 2019/20, sono stati 79.143 i candidati che si sono iscritti al test di Professioni Sanitarie in Italia. In particolare, i corsi di laurea che hanno registrato il maggior numero di candidati sono:

-Fisioterapia, con 25.585 domande a fronte di 2.097 posti a disposizione;

-Infermieristica, con 22.857 domande a fronte di 15.034 posti disponibili;

-Logopedia, con 6.562 domande a fronte di 771 posti a bando.

Le altre professioni sanitarie molto ambite sono poi l’ostetrica (5.740 domande per 810 posti), il tecnico di radiologia (3.710 domande per 734 posti), il dietista (3.034 domande per 377 posti disponibili), l’igienista dentale (2.428 domande per 671 posti disponibili) e il tecnico di laboratorio (1.845 domande per 770 posti disponibili).

Dunque, infermiere e fisioterapista, sono le professioni sanitarie più richieste dal mondo del lavoro.

Perché scegliere Professioni sanitarie?

I corsi di laurea relativi all’area delle Professioni Sanitarie sono professionalizzanti. Una volta completato l’intero percorso di studi, il laureato sarà subito in grado svolgere le mansioni e le attività richieste dal suo profilo professionale.

Tutte le facoltà dell’aria medico – sanitaria prevedono un test di ammissione, quindi se si ha già in mente quale frequentare è fondamentale cominciare da subito per superare la prova.

Sei indeciso su quale sia il percorso universitario giusto per te? Con la nostra consulenza e le nostre simulazioni sarai in grado di valutare le tue competenze e le tue opportunità future, scegliendo l’indirizzo e la sede più adatti a te!

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MINISTRO AZZOLINA: ‘’Ripensare l’educazione nel XXI secolo’’

Un ciclo di incontri, voluti dalla Ministra Azzolina, per parlare del presente e del futuro della scuola

Ripensare l’educazione nel XXI secolo, un evento per affrontare i temi della scuola, fortemente voluto dalla Ministra Lucia Azzolina, diretto al personale scolastico, ma anche a famiglie e cittadini.

Gli incontri vedranno la partecipazione di esperti nazionali e internazionali; potranno essere seguiti tutti in diretta streaming sul sito e sui canali social del Ministero dell’Istruzione.

Gli incontri, fissati per il 18 e 19 dicembre, saranno dedicati al tema ‘Pedagogia, didattica, educazione: fotografia di un Paese’. Si andrà ad analizzare lo stato attuale della ricerca educativa, dalla scuola com’è oggi, con le sue criticità e i suoi punti di forza, guardando anche alle prospettive future.

L’evento sarà aperto da un messaggio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Un altro appuntamento, dal titolo ‘Cura educativa’, si terrà nel mese di gennaio e sarà dedicato ai temi dell’inclusione scolastica, dell’accoglienza, della resilienza, della socialità.

Infine, a febbraio, l’evento ‘L’Educazione: in cammino verso il Futuro’, in cui saranno presentate proposte per la scuola di domani.

L’evento sarà l’occasione per rimettere al centro dell’attenzione la riflessione educativa, con l’obiettivo di pensare concretamente all’edificazione culturale di una scuola futura.

Una scuola che sappia stare al passo con le sfide che le nuove generazioni richiedono all’intera società, che abbia come proprio motore le energie scaturite dalla resilienza e dalla volontà diffusa di superare, una volta per tutte, il momento emergenziale che il Paese sta vivendo.

Per i docenti gli incontri saranno riconosciuti come attività di formazione in servizio.

PREPARAZIONE TEST MEDICINA: QUALI SONO GLI ERRORI DA EVITARE?

Prepararsi al test di Medicina: quali errori da evitare e come agire?

L’errore più grande nella preparazione al test di Medicina è quello di ridursi all’ultimo momento, facendo tutto di fretta, come forse molti studenti delle superiori tendono a fare.

Considerato il livello della prova per entrare a Medicina, i candidati dovrebbero iniziare a prepararsi con mesi di anticipo tra corsi di preparazione, simulazioni e manuali.

È importante comportarsi un po’ come fanno i calciatori durante l’estate, che fanno il ritiro. Questo periodo di preparazione serve per affrontare al meglio la stagione.

Inoltre, ogni percorso di preparazione al test di Medicina è diverso.

Ci sono aspiranti medici che provengono da scuole superiori che hanno fornito forti basi scientifiche, mentre c’è chi ha deciso di cambiare completamente area di studio e parte da zero.

Per questo è importante capire qual è il livello di preparazione iniziale per intraprendere la preparazione al test di Medicina. Gli strumenti da usare sono diversi:

Libri di preparazione al test di Medicina

Volumi specifici in cui si trova tutta la teoria sintetica, moltissimi esercizi e simulazioni di test sia cartacee che online per verificare la vostra preparazione.

Corsi di preparazione al test di Medicina

Iscriversi a un corso specifico, che sia in presenza oppure online, per la preparazione al test di Medicina è la soluzione ideale per apprendere tutti i concetti essenziali e fare allenamento assistito.

Formazione Unica, Napoli organizza corsi di preparazione per:

Medicina – Odontoiatria – Professioni Sanitarie – Veterinaria

Formazione Unica gestisce esclusivamente classi di pochi studenti per garantire un adeguato livello di personalizzazione del percorso di preparazione.

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Manfredi, aumentare i posti a Medicina

Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 è diventata sempre più evidente la problematica che riguarda la mancanza di medici e infermieri nel sistema sanitario nazionale.

Il ministro dell’Università, Gaetano Manfredi, in un’intervista ha dichiarato che il suo obiettivo è quello di aumentare i posti a Medicina, come ha già fatto per l’anno accademico in corso.
Infatti quest’anno, sono stati aumentati i posti di Medicina fino a 13mila, cioè 1500 in più rispetto allo scorso anno.

La pianificazione però non riguarda solo il Ministero dell’Università ma dipende anche dal ministro della Salute Roberto Speranza. L’unica certezza per il prossimo anno, tuttavia, è che rimarrà il numero chiuso.

Secondo Manfredi, abolire il numero chiuso significa fare affluire oggi sia a Medicina che alle Scienze infermieristiche un numero di persone sensibilmente superiore al reale fabbisogno.

Ogni anno partecipano alle due prove di ammissione non meno di 60-70mila candidati quando il fabbisogno totale, non annuale cioè, è di alcune decine di migliaia di unità.