Disidratazione e concentrazione: la stretta correlazione.

E’ risaputo che l’acqua è la principale componente del corpo umano e che mantenere una corretta idratazione è fondamentale per garantire il funzionamento fisico e cognitivo ottimale del nostro organismo.
Questa tesi è ancor più valida nei bambini e nei ragazzi, più esposti al rischio di disidratazione a causa di un metabolismo energetico più elevato di quello degli adulti, di un differente sistema di regolazione della temperatura corporea, soprattutto se praticano sport.

Recenti studi, inoltre, dimostrano che, raggiunta la soglia del 2% di disidratazione rispetto al peso corporeo, si verifica un calo importante della memoria, sia a breve che a lungo termine e, di conseguenza, nei riflessi motori, visivi, di calcolo e concentrazione.

Bere una corretta e costante quantità di acqua, aiuta quindi a mantenere in forma in tuo fisico e le tue qualità intellettive.
L’ideale sarebbe assumerne circa due litri al giorno.

Ma quali sono le caratteristiche dell’acqua che la rendono così importante per la nostra concentrazione?
Tra le tante, evidenziamo in particolare:

  • Essere ricca di calcio (minerale fondamentale per muscoli, ossa e per tutto l’organismo) che aiuta anche la trasmissione degli impulsi nervosi.
  • Avere una buona quantità di magnesio e di sodio, che aiutano a regolare il bilancio idrico.

Ecco quindi i consigli per idratarsi in maniera corretta e mantenere una buona memoria ed un’alta concentrazione:

  • sistemare ogni giorno la quantità d’acqua necessaria sulla scrivania della propria camera;
  • riempire sempre il bicchiere appena svuotato;
  • seguire una dieta rinfrescante e ricca di acqua;
  • bere soprattutto quando si suda, per reintegrare i sali minerali persi;
  • portare sempre con sé una bottiglia d’acqua anche fuori casa.

Come prepararsi alle domande di CULTURA GENERALE?

I quiz di cultura generale rappresenteranno una parte importante del test di ammissione per le facoltà a numero chiuso, in maniera particolare per medicina, odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie.

Dal 2019, infatti, il numero dei quiz è lievitato da due a dodici, diventando quindi una sezione non trascurabile.

Ma come prepararsi per affrontare al meglio la vastità di argomenti da trattare?

Dall’analisi dei test di medicina e veterinaria 2019 e 2020, è emersa una particolare attenzione posta dal MUR nella stesura delle domande a carattere storico: i quiz di cultura generale riguardano quasi sempre il ‘900 e si focalizzano su aspetti inediti e curiosi dei fatti storici.
Tuttavia, studiare la storia passata non basta, è fondamentale rimanere sempre aggiornati sui temi dell’attualità.
Può quindi essere molto d’aiuto seguire i tg e soprattutto leggere ogni giorno le pagine culturali dei principali quotidiani.
Al fine di fissare bene nella testa tutte le nuove informazioni che si assimilano, una tecnica efficace è quella di appuntare su un quaderno tutte le notizie più importanti.

Il bando MUR però, è sempre stato fedele al fatto che le conoscenze e le abilità richieste devono fare riferimento alla preparazione promossa dalle istituzioni scolastiche.
Per cui, è importante seguire con attenzione le lezioni a scuola: ogni argomento è utile.

In particolare, negli ultimi due anni, come spiegato dal bando ministeriale, ha fatto capolino Cittadinanza e CostituzionePer ora il MUR si è limitato a somministrare esercizi di completamento di articoli costituzionali.
Per cui, il consiglio è leggere i primi cento articoli della Costituzione.

Un’altra tipologia di domande molto frequente è relativa al lessico e ai nessi semantici. Anche in questo caso, il suggerimento è prestare attenzione alle parole desuete e di uso letterario durante la lettura.

Per essere sicuro della tua preparazione, affidati ad un team di professionisti capaci di seguirti e indirizzarti: scegli FORMAZIONE UNICA.

Come gestire l’ansia da esame?

Quando ci si trova ad affrontare una prova importante, spesso si devono fare i conti con la sensazione di ansia e panico.

Anche il test di ammissione all’Università può sottoporre a stress elevato, che può sfociare in paura di fallire e che quindi può far perdere il controllo.

Ci sono però delle buone abitudini che possono aiutarci a prevenire alcuni sintomi e contrastarne altri quando ci colgono alla sprovvista prima di un momento importante.

Partiamo dalle famose tecniche di respirazione. Tra le tante, la più conosciuta è sicuramente quella diaframmatica, tuttavia oggi vogliamo porre l’attenzione sulla respirazione quadrata.
Questa tecnica consiste nel compiere una respirazione in quattro fasi, immaginando che ognuna di esse costituisca il lato di un quadrato. La “costruzione di ogni lato” dura circa 4 secondi:

  • si comincia inspirando per 4 secondi;
  • successivamente rimani 4 secondi in apnea;
  • poi espiri per 4 secondi;
  • e rimani nuovamente in apnea per altri 4 secondi;

Se non ci si riesce, si possono alternare “lati” da 4 secondi con “lati” da 2. L’importante è concludere almeno quattro quadrati, per cominciare a sentire la sensazione di rilassamento.

Tuttavia, questo genere di tecniche richiede un po’ di pratica prima di fare davvero effetto, perciò puoi provare a sperimentarla ogni giorno fino a quando non sentirai la differenza.

Un altro aspetto molto importante che incide particolarmente sul tuo stato di stress, è lo stile di vita.
Dormire bene, rispettare una sana alimentazione, mantenere una regolare attività fisica e ritagliarsi delle ore di svago, contribuisce in maniera rilevante non solo a mantenere in salute il corpo, ma anche la mente.

La cosa fondamentale però, è ridimensionare la paura dell’esame: se gli attribuisci troppa importanza, ingigantisci enormemente le conseguenze della possibilità di non passarlo, ed è proprio questo eccesso di aspettativa a costituire la maggiore fonte di ansia.
Indubbiamente è fondamentale studiare con impegno, perché se avrai la certezza di essere ben preparato, riuscirai ad affrontare l’esame con uno spirito diverso, tenendo a bada lo stress, poiché ti sentirai pronto a rispondere alle domande.

Ricordati che non devi per forza affrontare tutto da solo, studiare con gli amici può essere un valido aiuto nella gestione dell’ansia.

  • Studia in gruppo: magari anche gli altri sono agitati quanto te, parlarne insieme farà sembrare tutto più fattibile;
  • Fatti aiutare a ripetere e ripassare ad alta voce per acquisire sicurezza;
  • Chiedi di aiutarti a simulare l’esame, così da arrivare più preparato;
  • Chiedi di accompagnarti a sostenere l’esame: così se dalla paura sarai tentato di fuggire a gambe levate, gli amici potranno infonderti coraggio.

Mi raccomando, non rinunciare mai alla possibilità di dare l’esame.
Non lasciare che la paura di un giudizio negativo ti faccia gettare ore, giorni, magari mesi di studio.

Come aiutare i propri figli nella scelta universitaria?

La scelta dell’Università è un passo fondamentale che spesso spaventa e disorienta i ragazzi.
Ritrovarsi concretamente a dover decidere del proprio futuro, infatti, molto spesso crea incertezza e paura.

Ed è soprattutto in queste circostanze, che avere il supporto dei propri genitori può fare la differenza.
Ma anche aiutare i propri figli in questa scelta è una fase delicata, poiché si incorre nel rischio di influenzarli e quindi spingerli verso strade che non corrispondono a ciò che realmente desiderano.

Oggi vi forniamo quindi delle linee generali che possono essere utili in questa circostanza.

Innanzitutto, la prima domanda da porre è se effettivamente si desidera continuare gli studi.
Molto spesso, infatti, i ragazzi si ritrovano a dover affrontare percorsi di studio di vari anni, senza però averne il desiderio, creando una condizione in cui portare a casa risultati soddisfacenti diventa molto complicato.
Bisogna quindi considerare anche l’idea di non frequentare l’Università, ma di dedicarsi direttamente al mondo del lavoro, analizzando tutte le occupazioni che possono rappresentare una valida alternativa per il futuro.

Una volta appurata la volontà di iniziare il percorso universitario, possiamo passare al metodo induttivo: suggerisci a tuo figlio di analizzare i pro e i contro di ogni corso di laurea per poi depennare progressivamente le facoltà dalla propria lista. È un metodo pragmatico che aiuta i ragazzi a focalizzare tutti gli aspetti della scelta.
Inoltre, offrigli il tuo aiuto nella ricerca di informazioni qualora ti accorga che non riesce a reperirle da sé. Sarà l’occasione fargli sentire il tuo supporto.

Un altro aspetto fondamentale è quello di non arrivare mai allo scontro. Per i ragazzi è molto importante sentirsi ascoltati senza la preoccupazione di essere giudicati.
Se non sei d’accordo con la sua decisione proponigli di partecipare alle giornate di orientamento per raccogliere più materiale da valutare.
In questo modo, potrete avere un confronto costruttivo sulla base delle maggiori informazioni di cui entrambi disporrete.

Un aiuto in più possono fornirlo anche i professori,  che potrebbero aver notato aspetti che tu ignori, come una predisposizione per una materia.

La cosa più importante rimane quella di rispettare sempre il pensiero dei propri figli, di non scoraggiarli mai e di fargli capire che, con impegno e costanza, si possono raggiungere tutti gli obbiettivi!

Se tuo figlio sta valutando di iscriversi a medicina, odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie, visita il nostro sito dove troverai tutte le risorse per aiutarlo a prepararsi al meglio ai test di ammissione.