Mappe mentali: come renderle efficaci?

Tra i tantissimi metodi di studio che gli studenti possono sperimentare, quello delle mappe mentali, negli ultimi anni, è sempre più diffuso.
Si tratta di una tecnica visuale, che ha l’obbiettivo di stimolare le capacità creative personali o di gruppo, le risorse mentali inconsce, i processi associativi spontanei con i quali si ristrutturano le idee e la sovrapposizione di varie chiavi interpretative per comprendere le situazioni.

Una mappa mentale viene disegnata servendosi della libera associazione mentale, iniziando dall’elemento centrale, e procedendo agganciando man mano nuovi elementi verso l’esterno della struttura, o ristrutturando quelli già inseriti.

Per focalizzare la struttura della mappa mentale è quindi possibile paragonarla ad una sorta di “albero”: si estende partendo dal centro verso l’esterno; ogni elemento della mappa ha sempre e solo un antecedente, cui è collegato mediante un ramo.

Tra coppie di rami possono essere presenti dei rimandi, rappresentati mediante frecce. Questi legami sono essenzialmente note, richiami e commenti

Le mappe mentali si possono arricchire di immagini fantasiose, che si prestino a colpire e interessare chi le consulta.
Il consiglio è di utilizzare colori che diano la sensazione di armonia, oppure contrastanti per attirare l’attenzione.

Per completare la mappa, si scelgono e collegano singole parole chiave, per sintetizzare ed esprimere i concetti sia sui singoli rami, sia nelle articolazioni dei sottorami.

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Schema o riassunto: qual è il metodo più giusto per te?

I metodi di studio più utilizzati comprendono l’utilizzo di mappe concettuali o di riassunti.
Il dubbio su quale sia la scelta migliore attanaglia parecchi studenti.

Schema e mappa concettuale

Gli schemi e le mappe concettuali sono i metodi di studio privilegiati per le materie scientifiche, dove la logica, i collegamenti e le conseguenzialità sono alla base della comprensione dell’argomento.

L’utilizzo degli schemi è comodo anche nel caso delle materie umanistiche, poiché semplifica molto lo studio, aiutando a focalizzare l’attenzione sulle tappe più importanti.
In questo modo facilita l’assimilazione dei concetti grazie alla memoria visiva, che crea una sorta di indice all’interno della nostra mente e permette una più efficace catalogazione delle informazioni.

Riassunti

I riassunti sono ideali quando si ha davanti una grossa mole di informazioni da memorizzare bene e in poco tempo. In questo caso è indispensabile saper selezionare l’essenziale. Bisogna saper scegliere i concetti che sono effettivamente interessanti e necessari, da quelli superflui.

Se il tempo a disposizione è poco è importante evitare di approfondire su argomenti secondari. Si rischia di non riuscire a finire tutto il programma, restando con pericolosi vuoti di preparazione.

Una volta fatto il riassunto è opportuno leggerlo cercando di comprendere attentamente ogni singolo passaggio, fenomeno o evento.
Un aspetto molto importante è di non imparare a memoria: anche se in alcune circostanze particolari è fondamentale sforzarsi di imparare a memoria determinate informazioni, la maggior parte delle volte l’obbiettivo è di capire e assimilare l’argomento, tanto da saperlo spiegare con parole proprie.
In questo modo le informazioni rimangono ben scolpite nella nostra mente e non rischiamo di dimenticarle dopo poco tempo.

 

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Sottolineare: un metodo per agevolare lo studio.

Un buon metodo di studio comprende anche la capacità di saper individuare i concetti principali di un testo.
Sottolineare può essere una buona abitudine per fissare meglio le informazioni fondamentali, poiché ti obbliga a distinguere i punti chiave di ciò che stai leggendo dalle informazioni di contorno (o di approfondimento).

Generalmente, è un errore molto frequente è quello di iniziare a sottolineare subito. Il consiglio è di leggere il paragrafo la prima volta fino alla fine senza sottolineare.
Devi infatti capire che la prima lettura serve al tuo cervello per avere una struttura generale dell’argomento e per farsi un’idea di quello di cui si parla.

Tuttavia, ogni studente è diverso, per questo è fondamentale che ognuno sviluppi un metodo di studio che sia coerente col proprio stile cognitivo.

Oggi illustreremo quindi tre modi di sottolineare che possono risultare utili

Innanzitutto è bene specificare che un testo è composto da:

  • concetti principali
  • concetti di approfondimento

I concetti principali rappresentano il cuore del testo e sono quelli che vengono descritti, argomentati ed espansi dai concetti di approfondimento.

Sottolineare il concetto completo

Questo metodo consiste nel sottolineare tutte le frasi che contengono un concetto principale per intero.

Sottolinea quindi tutte le frasi di senso compiuto che ritieni esprimano un concetto importante. In breve, sottolinea tutte le parole necessarie per formare  un concetto principale. Salta solo le frasi che ritieni non contengano informazioni utili, che quindi servono da riempitivo o che ripetono concetti già espressi.

Vantaggi: è il metodo più semplice e immediato da applicare. Sottolineare tutte le parole che compongono una sezione che ritieni importante richiede poco tempo.

Svantaggi: questo metodo rallenta la fase in cui devi riguardare il testo.

Sottolineatura telegrafica

Una volta che hai individuato una frase che esprime un concetto principale, sottolinea solo le parole necessarie per trasmettere l’essenza del concetto. Tralascia quindi parole come aggettivi, avverbi, particelle, pronomi. La parte sottolineata deve formare un messaggio abbreviato, simile a un telegramma.

Vantaggi: questo metodo  ti costringe a lavorare sul testo in modo più attivo e ti aiuta a “personalizzarlo”, favorendo il processo di comprensione e memorizzazione. Inoltre ti permette di individuare con facilità i concetti principali quando tornerai sul testo.

Svantaggi: questo metodo richiede ovviamente più tempo rispetto a quello precedente, perché mentre sottolinei devi valutare l’importanza di ogni parola all’interno delle singole frasi. Inoltre per alcuni potrebbe risultare difficile andare a rivedere il testo seguendo una sottolineatura che salta più parole.

Sottolineare il concetto incompleto

Questo metodo consiste nel sottolineare all’interno di una frase solo una parte del concetto principale. Non devi quindi sottolineare la frase per intero, ma quanto basta per farti capire di cosa si sta parlando. Spetta a te poi completare mentalmente il resto del concetto.

Vantaggi: il metodo del pensiero incompleto ha un importante vantaggio rispetto ai due precedenti. A differenza degli altri metodi di sottolineatura, questo è molto efficace per prepararti al momento dell’esposizione. Dovrai quindi creare delle connessioni e usare domande, input o segnali per richiamare alla memoria le informazioni relative a questi concetti.

Svantaggi: è un metodo molto efficace per prepararti all’esposizione, ma non favorisce la rilettura del testo.

 

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Esame di terza media: le modalità.

Il ministero ha pubblicato l’ordinanza definitiva che illustra le modalità dell’esame di Stato del primo ciclo 2022.

Si tratta del comunemente chiamato “esame di terza media”, di cui quindi analizziamo insieme lo svolgimento.

L’ammissione all’esame è prevista per chi ha frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado. Un caso eccezionale sono le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti, anche con riferimento alle specifiche situazioni dovute all’emergenza epidemiologica.

L’ammissione è prevista, inoltre, per tutti gli studenti che non sono incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9-bis, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249.
Le sanzioni che comportano la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
Ma, nello specifico, quand’è che con una sanzione si arriva al punto di non ammettere un ragazzo o una ragazza all’esame di Stato?
Quando siano stati commessi reati, caratterizzati da recidiva, che violino la dignità e il rispetto della persona umana o mettano in pericolo le persone; o comunque quando i reati commessi siano connotati da una particolare gravità, tale da ingenerare un elevato allarme sociale e ove non sia possibile un reinserimento responsabile e tempestivo del ragazzo o della ragazza durante l’anno scolastico.

Per quanto riguarda il voto di ammissione, è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall’alunna o dall’alunno.

Come si svolge l’esame?

L’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è costituito da:

  • prova scritta di italiano;
  • prova scritta logico-matematica;
  • colloquio;
  • eventuale prova pratica di strumento (nei percorsi a indirizzo musicale).

Le competenze di lingua straniera verranno valutate nel corso del colloquio, così come le competenze di educazione civica.

La prova scritta di italiano

La prova di italiano è volta ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto e appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero.

Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia una terna di tracce fra tre gruppi. Ciascun candidato poi sceglie, entro la terna sorteggiata, la traccia che preferisce.

Ogni terna avrà tre tracce che riflettono tre tipologie di testo:

  1. testo narrativo o descrittivo coerente con la situazione, l’argomento, lo scopo e il destinatario indicati nella traccia;
  2. testo argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il quale devono essere fornite indicazioni di svolgimento;
  3. comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione.

La prova scritta logico-matematica

La prova scritta logico matematica valuta la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dalle alunne e dagli alunni nelle seguenti aree: numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni.

La commissione predispone almeno tre tracce, ciascuna riferita alle due seguenti tipologie:
a) problemi articolati su una o più richieste;
b) quesiti a risposta aperta.

Nel giorno di effettuazione della prova la commissione sorteggia la traccia che viene proposta ai candidati.

Il colloquio

Il colloquio è finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente.

In particolare, la sottocommissione, in maniera collegiale, pone grande attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.