Rientro a scuola: i risultati del piano vaccinale.

Dati incoraggianti emergono dalle prime settimane di scuola, in cui sembra che piano vaccinale stia dando i suoi frutti.
Infatti non si è registrato nessun aumento dei contagi dovuto alla riapertura delle scuole.

A dichiarare i nuovi dati relativi ai contagi nelle scuole è il direttore Prevenzione del ministero Salute Gianni Rezza  durante la conferenza stampa settimanale sulla condizione epidemiologica del Paese, e proprio in tale occasione Rezza afferma che la situazione nelle scuole per adesso non preoccupa.

Al momento la mascherina in classe è obbligatoria, ma l’obiettivo è quello di raggiungere il 90% di over 12 vaccinati, per poter magari dire anche un addio all’utilizzo delle mascherina.

Ciononostante i presidi lamentano che l’entrata a scuola ad orari scaglionati crea non pochi problemi nei confronti dei ragazzi e delle scuole stesse, che non sempre riescono a gestire al meglio questo passaggio.

Secondo i presidi la fascia oraria che crea maggiori problematiche è quella che va dalle 8:00 e alle 9:40, fascia oraria voluta dai prefetti ed adottata da molte scuole per evitare assembramenti. Su questa fascia oraria è intervenuta anche la Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi del Lazio e preside del Liceo Newton di Roma Cristina Costarelli, che ha espresso anche lei diversi dubbi sulla funzionalità della fascia oraria delle 9:40, chiedendo una revisione della situazione odierna.

Studenti e presidi, insomma, stanno facendo fronte comune nel contestare l’organizzazione delle fasce orarie, puntando il dito in particolare sull’ingresso alle 9:40, che compromette gran parte del tempo pomeridiano dei ragazzi e rende difficile l’organizzazione delle lezioni.