Studenti e benessere psicologico: i dati allarmanti.

Diversi studi hanno portato alla luce il fatto che circa il 75% dei disturbi psicologici, si presentano durante l’adolescenza e nella prima età adulta.

Ciò nonostante, il benessere emotivo a scuola è un tema spesso trascurato. Per questo motivo molti studenti arrivano all’università senza aver sviluppato “meccanismi” adeguati per sostenere i ritmi e la pressione imposti dalle varie facoltà.

I dati rilevati in questi anni, indicano che gli adolescenti italiani sono più ansiosi dei loro coetanei europei. Con i ritmi quotidiani sempre più veloci diventa molto difficile per i giovanissimi rispettare le aspettative degli altri e sentirsi soddisfatti della propria vita. Quali sono i problemi più diffusi?

Centinaia di studenti si ritrovano a dover affrontare da soli la loro depressione, tanto da arrivare a sentirsi senza vie di uscita, costretti a fingere un ritmo che non riescono a raggiungere invece di chiedere aiuto.

L’angoscia per il rendimento scolastico, per il bullismo o il cyberbullismo, la difficoltà di inserirsi in un gruppo contribuiscono ad alimentare queste condizioni.

Inoltre, la pandemia da Covid-19 ha inciso ulteriormente sul benessere degli studenti. L’incertezza, le restrizioni, la mancanza di riferimenti culturali e sociali fondamentali per l’età dello sviluppo hanno reso i giovanissimi ancora più stressati e depressi. I giovani che faticano a creare e mantenere rapporti d’amicizia sono più a rischio per quanto riguarda problemi come depressione e disturbi d’ansia.

Ecco quindi una serie di semplici consigli per cercare di migliorare il benessere emotivo degli studenti universitari:

  • impara a gestire il tempo: la tua salute mentale è più importante della laurea conseguita in corso ma con l’ansia tossica e il burnout. Segui i tuoi ritmi, prenditi del tempo per riposare, a volte è meglio saltare una sessione che rischiare lo sviluppo di sintomi depressivi;
  • rinuncia al troppo perfezionismo: non cercare di ottenere tutti 30, sei all’università per imparare. A volte un esame superato con un voto più basso è meglio di un voto alto ottenuto a caro prezzo. Il rischio del perfezionismo è di rimanere paralizzati e non fare nulla perché non si riesce ad ottenere dei risultati perfetti;
  • chiedi aiuto: se senti di avere troppa ansia o di cadere in un’apatia simile alla depressione, rivolgiti a un professionista o chiedi aiuto alla tua famiglia o agli amici. Alcuni dei sintomi non evidenti della depressione sono non voler uscire di casa, passare tutto il tempo libero sui social o procrastinare. Rivolgiti a uno psicologo o agli sportelli di aiuto psicologico della tua università, i professionisti che incontrerai sapranno indirizzarti al meglio e aiutarti a mantenere il tuo benessere psicofisico;
  • trova dei modi sani per scaricare lo stress: corsa, yoga, meditazione, musica, un hobby, il centro sportivo della tua università o anche solo delle serate passate con gli amici, qualsiasi cosa ti aiuti a ricaricare le pile può fare la differenza. Prenditi del tempo per te, anche durante la sessione di esami e non ti colpevolizzare per questo.

Nei casi di facoltà a numero chiuso, la pressione della preparazione per affrontare il test di ingresso, genera molta ansia nei corsisti. Poter contare sul sostegno dei tutor e degli altri studenti che affrontano le stesse difficoltà favorisce una migliore concentrazione e serenità in vista della preparazione, soprattutto per il test di medicina, veterinaria o professioni sanitarie.

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