Università: rientro in presenza per gli studenti che possiedono il Green Pass.

A differenza di ciò che accadrà nelle scuole, dal primo settembre per accedere alle università italiane sarà necessario il Green Pass, non solo per docenti e dipendenti ma anche per gli studenti.

L’obbligo di Green Pass scatta dal primo settembre e vale, per ora, fino al 31 dicembre, termine dello stato di emergenza. Il possesso del certificato verde non si applica alle persone che, con certificazione medica, risultano esentate dal vaccino.

Così come per il personale scolastico, anche per quello universitario l’assenza causata dalla mancanza di certificazione verde verrà considerata assenza ingiustificata. Dal quinto giorno di assenza è prevista la sospensione del rapporto di lavoro con la retribuzione o qualsiasi altro emolumento.
Per quando riguarda i controlli, per il il personale scatteranno controlli ad hoc, ad esempio con i lettori a Qr code, mentre le verifiche sugli studenti dovranno essere svolte a campione con le modalità che ogni università individuerà.

Resta l’obbligo di usare le mascherine per consentire lo svolgimento in presenza di attività e servizi, a meno che alle attività didattiche e curriculari partecipino esclusivamente studenti che abbiano completato il ciclo vaccinale, o con un certificato di guarigione in corso di validità.

Viene raccomandato il rispetto di almeno un metro di distanza e rimane vietato l’accesso agli atenei alle persone che hanno una temperatura superiore a 37,5 °C.

Ciò nonostante, sono molte le università che comunque continueranno a offrire servizi di didattica a distanza per garantire a tutti il diritto allo studio.